mercoledì 6 febbraio 2013

Lingerie nella storia


Sbirciando un po’ nella storia della lingerie, notiamo che nel 1800 si ricorreva a dei modelli strutturati che ridisegnassero il corpo femminile. Busti con stecche di balena, stringi-seno, mutandoni e giarrettiere, che al contrario di quanto accade oggi, limitavano il naturale movimento della donna. L’evoluzione dell’intimo femminile è andato di pari passo con l’emancipazione della donna stessa, seguendola fedelmente come un’ombra instancabile. Nel 1900 c’è la rivoluzione: nasce lo stile Liberty, si scoprono nuovi materiali e tutto diventa più leggero, corto e trasparente. Un’altra data importante è il 1914, momento storico in cui c’è la comparsa dei primi reggiseni. Negli anni 30 esplose la moda della sottoveste; inoltre, i mutandoni si ridussero a tal punto da divenire slip. Altri due materiali che portarono innovazione furono il rayon ed il nylon, che portarono alla nascita delle diffusissime ed ormai indispensabili calze da donna. Dopo alcuni piccoli passi indietro dovuti alla guerra negli anni 40-50, nel 1959 arriva una svolta decisiva: viene creata la fibra Lycra, che grazie alla sua straordinaria elasticità rivoluzionerà il modo di vestire in tutto il mondo. I capi acquistano linee morbide, comfort e vestibilità impeccabili per offrire a tutte le donne un abbigliamento intimo dall’aspetto elegante e naturale che nasconde un cuore tecnologico ricco di benefit estetici e funzionali. Gli anni ’70 rimarcarono questa tendenza con reggiseni e panty elasticizzati. Con gli anni 80, l’intimo femminile vide un periodo di ascesa grazie a Kim Basinger che in “9 settimane e mezzo” sfoggiò una sottoveste lucida molto corta. A segnare questi anni furono i materiali utilizzati: pizzi, ricami voile e tulle. Un’esplosione di sexy lingerie che la signora Miss Ciccone sfoggiava provocatoriamente.



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